https://archive.is/WJ4jG
Cominciamo dalle cose più goduriose ovvero la curiosa differenza tra l'affluenza al voto postale al 93% e l'affluenza generale al 53% che a qualcuno potrebbero far inarcare un sopracciglio ma in un'epoca storica in cui mandiamo uomini a concorrere come miss Universo non è certo la cosa più macroscopica di cui meravigliarsi.
Il fatto che poi per provare di esser se stessi uno debba sempre aver documenti al seguito mentre per votare un governo si possano mandare lettere anonime come Ted Kaczynski lo prendiamo come un piccolo capolavoro di sceneggiatura di questi tempi di morenti repubbliche di Weimar
C'è sempre Urano in Ariete come nel '39.
Comunque, sia come sia, i risultati questi sono e i socialisti hanno effettivamente retto contro ogni pronostico e precedente storico che invece aveva condannato chi avesse furbescamente anticipato i tempi delle elezioni per limitare le fughe di consenso che giudicava prossime (tant'è che appunto anticipava i tempi elettorali).
In tutto questo, se siete razzisti ma di quelli razzisti razzisti tipo quelli che non investono tutti i propri soldi nel debito pubblico di qualche paese africano, vi potrete divertire con il tipico carattere nazionale spagnolo che ha mantenuto in vita fenomeni politici oltre la loro scadenza naturale, come già fecero con il franchismo, tenendo attaccato al respiratore artificiale il socialismo woke.
Ma nel frattempo i popolari tedeschi, veri custodi della politica europea
e la somiglianze tra il Qatargate e l'ingloriosa fine del movimento di Jörg Haider orchestrata in Austria dovrebbe far suonar qualche campanello a qualcuno stanno stringendo accordi con l'AfD a livello comunale per cui la strada per il futuro della politica europea sarebbe segnata.
Se poi riuscissimo a far fuori il guerrafondaio pedofilo alla casa bianca si potrebbe veramente pensare che il socialismo woke sia, almeno per il momento, messo da parte.