E così stava davvero succedendo. Gli aruspici lo avevano annunciato ma non vi avevo dato peso. Ancor prima di sapere l'esito della notizia ero ancora predisposto al fallimento degli ultimi eventi, intento a cercare l'ennesima alternativa. E invece. Già da tempo avevo preso l'abitudine, forse il vizio, di paragonare la situazione presente ad altre del passato. Forse per cercare un falso senso di sicurezza. E falso non potrebbe essere l'aggettivo migliore. Perché la verità è che chi conosce il proprio futuro ha il terrore del non potergli sfuggire. Specie quando questo è stato predetto come funesto. Ma ormai il conflitto è stato accettato. Oltre ad essere inevitabile è parte stessa dell'essere e dell'esistenza. Alla fine tutto il dolore, tutto l'odio erano solo un indizio sul senso ultimo dell'esistenza: il conflitto. non che questo significhi anche essere preparati ad affrontarlo ma rendersi conto che evitarlo sarà inutile è solo un passo avanti. Avanti verso la fine. Da piccolo avevo paura della morte. Ora sapere che ad un certo punto tutto finirà è quasi una consolazione. Alla sofferenza. All'inutile agitarsi come formiche. Ma ora tutto cambia. È tempo della terza era. È tempo di un nuovo campo base.