>Perché non sareste dispoti a rinunciare ad una parte dei vostri guadagni perché tutti possano vivere meglio?
Lo facciamo già pagando le tasse, si chiama welfare.
>Perché vi ostinate ad odiare le persone di colore? >E gli omosessuali?
>O qualsiasi persona diversa?
Vedi, c'è differenza tra odiare, non tollerare e non sopportare.
Io per esempio, non sopporto chi fa finta di non conoscere questa differenza, ma non lo odio, e tollero, fino a che rispetta le regole del vivere civile, la sua presenza.
Se Mohamed arriva in Italia, mettiamo anche col barcone e quindi irregolarmente, sta qualche mese tra centro di accoglienza e cooperativa a imparare l'italiano e la cultura (cosa che spesso non fa pur volendo perché alla cooperativa non conviene), e alla fine "si integra", io non ho nessun problema a sopportare che il sopracitato Mohamed venga in Italia e vada a fare il giardiniere. Posso anche tollerare che Mohamed stia ciondoloni davanti al supermercato guadagnando in spiccioli quanto io ci guadagno col part time, pur girandomi non poco i coglioni e smettendo di sopportarlo, dopotutto non viola le regole del vivere civile e non da fastidio a nessuno.
Se però Mohamed si mette a rubare portafogli dai camion dei fornitori mentre scaricano materie prime al supermercato, non lo tollero più. Infrange le regole. Da qui nasce la mia intolleranza. Se Mohamed non è il solo a infrangere le regole, l'intolleranza si diffonde e sviluppa l'odio.
Sugli omosessuali: se Luca vive una relazione con un uomo, io non ho problemi. Se Luca fa la manifestazione in piazza per dire quant'è bello stare con un uomo, lo ignoro semplicemente. Se Luca comincia a scendere in piazza contro i sostenitori della famiglia tradizionale o contro il meeting di cl, inizio a non sopportarlo, perché dimostra la stessa intolleranza di chi lo denigra. Però lo tollero perché è tollerabile mostrare il dissenso. Se Luca comincia a invadere il dibattito pubblico con il diritto delle persone gay al matrimonio quando il problema vero sono i salari da fame e mi fa la pippa sull'intersezionismo e sul fatto che dovremmo combattere tutti insieme, io non lo tollero più, perché Luca guadagna 3000 euro al mese e se ne prendesse un decimo non gliene fregherebbe una beneamata minchia del diritto a sposarsi, o gliene fregherebbe di meno, e avrebbe altre priorità. Aggiungici che la battaglia di Luca riguarda uno 0,x% della popolazione, e ti ritrovi Mario l'imbianchino che dice "che rompicoglioni i froci".
Se queste categorie vengono più tutelate o tutelate al pari di Luigi che ha 50 anni, due figli a carico e lavora come magazziniere per 10 ore al giorno con gli extra non pagati, che non è un ultimo come Mohamed solo perché si è fatto il culo ma rimane comunque un penultimo, permetti che si crei un minimo di disagio sociale per cui a Luigi (o a Sergio, albanese arrivato regolarmente nei primi anni 90 e che fa il metalmeccanico) girino i coglioni quando vede arrivare gente coi barconi o i deliri degli intersezionisti e finisca per ritrovarsi intollerante?