>>11354
Per questo ho citato tali casi
>>11336. I fratelli Bianchi ed Orefice avevano già precedenti per lesioni personali e similia. Capisco la rieducazione per reati minori e non ripetuti, e ci stà, ma
>>11345, da questa categoria terrei fuori "violenza contro cose e persone". Non sono per nulla veniali come reati. Tutt'altro!
>>11339
>Se si facevano sei mesi di gabbio prima ora non sarebbero imputate per crimini che li porteranno dentro per anni.
Sei sarcastico e mi stai dicendo che deve morire una persona prima che il gabbio arrivi? E beninteso, qualsiasi condanna nel lungo termine viene sempre scontata per puttanate varie, indipendetemente da cosa ne pensi l'opinione pubblica, che già si sarà scordata di queste vicende in meno di qualche mese. Il nocciolo è che lo Stato, che dovrebbe avere il monopolio della forza, non si fa sentire. Diversamente tali inidvidui girerebbero con la testa bassa.
>>11360
Le soluzioni che proponi non ci sono più per ovvie ragioni, oltre ad essere controproducenti e più facilmente strumentalizzabili. Anzi, hai presente la "cultura della cancellazione"? Quella è un tipo di gogna per chi non si conforma? Sei proprio sicuro di volerla istituzionalizzare? Considera anche che chi non ha nulla da perdere se ne fregherebbe. Detto ciò sono anche io contrario alla pena di morte, sia per motivi di coerenza legale (che uno stato di diritto dovrebbe avere), sia perché, oltre al richio di uccidere un innocente, la morte interromperebbe ogni tipo di punizione (dato che giocoforza muoiono) e/o indurresti un escalation di atti criminali/violenti ("devo morire se mi beccano? tanto vale un'all-in!"). Più appropriato sarebbe, per atti veramente inumanin (omicidi multipli, atti mafiosi, atti terroristici, etc), l'isolamente a vita, tipo in celle di 5x5 o meno. Quella è una vera punizione! Sai come schizzi male dopo pochi giorni?!