Comunque, non so se sia il filone adatto, ma, esempio:
>agi.it/estero/news/2020-08-04/trump-fetta-di-torta-tik-tok-america-2020-9333200/
>archive.is/NRsZv
Da un agenzia di stampa io mi aspetto (me lo aspetto dai giornali, quindi figuratevi da un agenzia di stampa) cronismo. Punto. Fatti in forma tac-tac-tac. Telegrafici. Eppure nell'ultimo decennio pure le agenzia di stampa (AGI, ANSA, AP, Reuters, etc) sono diventate una bolgia di opinionisti falliti che devono rendere ogni articolo un rococò di bassa lega. Prendendo l'apertura del sopracitato articolo:
>La fetta. La torta. Eccolo, il bagliore del ricordo, quel sapore di latte e biscotto che riaccende in un lampo le copertine dell'America disegnata da Joseph Christian Leyendecker, uno che con la matita e i colori (ri)faceva l'immaginario, l'artista che il grande Norman Rockwell prese come fonte di ispirazione e cercò di imitare, un tripudio grafico, con le nonne, le mamme, i bambini, le cicogne. E una fetta di torta. Semplice, americano.
72 dannate parole in cui non si dice nulla, se non che chi l'ha scritto vuole dimostrare a tutti i costi di essere un (pseudo) intellettuale(oide). Ed è solo l'incipit. E poi i giornalisti si chiedono come mai non vendono. Come mai non sono tenuti in seria considerazione. Mah?! Un solo lavoro da fare, e pure male lo fanno.